(Capcom's primary storyline)
| Alexia Ashford | |
| File:Alexia Ashford.jpg | |
| Informazioni biografiche | |
| Data di nascita: | 1971 |
| Data di morte: | 1998 |
| Occupazione: | Capo Ricercatore della Umbrella |
| Stato: | Deceduta |
| Caratteristiche fisiche | |
| Sesso: | Donna |
| Altezza: | 175 cm |
| Peso: | 54.3 kg |
| Apparizioni | |
| Doppiatore: | Leila Johnson |
| Attore: | Karen Strassman |
| [Fonte] · [Modifica] | |
Alexia Ashford era la nipote di uno dei fondatori della Umbrella Corporation, Edward Ashford. Fu il secondo prodotto, dopo il fratello gemello Alfred, del progetto Code: Veronica, messo in atto da Alexander Ashford con l'intento di ricreare la geniale matriarca della famiglia Ashford, Veronica. È stata la creatrice del virus t-Veronica.
Biografia
Infanzia
I gemelli Ashford in tenera età
Figlia di Alexander Ashford, Alexia nacque quando suo padre cominciò ad effettuare degli esperimenti con lo scopo di isolare il gene che regolava l'intelligenza. Riuscendoci con successo, prese il DNA della matriarca della famiglia Ashford Veronica Ashford e lo migliorò, unendolo con il gene dell'intelligenza e con il suo stesso DNA. Da questa unione nacquero i gemelli Alexia e Alfred Ashford. Mentre Alfred nacque per errore, con un'intelligenza inferiore a quella della sorella, Alexia nacque con un intelletto fenomenale e veniva considerata un genio alla pari della matriarca Veronica. Era così intelligente che fu alienata dai suoi coetanei, ad eccezione di suo fratello. Questo isolamento la rese immensamente egoista, pur permettendole di finire l'università il 27 luglio 1981, all'età di dieci anni. Fu quindi nominata Capo Ricercatore alla Umbrella Corporation, divenendo la persona più giovane a ricoprire questo ruolo nella storia della compagnia. L'invidioso William Birkin, che era il precedente detentore di questo primato, fu piuttosto scosso da questo evento e sviluppò un'accesa rivalità con la ragazza.
La creazione del t-Veronica
Nel febbraio del 1983, qualche tempo dopo il suo dodicesimo compleanno e durante la sua permanenza al Centro di Ricerca Antartico, Alfred disse ad Alexia di aver scoperto una stanza segreta e che per potervi accedere era necessaria la sua gemma di famiglia, un grosso rubino incastonato in un girocollo. In questo modo, Alfred e Alexia riuscirono ad accedere alla stanza segreta e scoprire la verità sulle loro origini: questa scoperta suscitò in loro un profondo odio verso il padre. Nel marzo del 1983, lo catturarono e lo utilizzarono come cavia per il virus t-Veronica che Alexia aveva creato unendo i resti di un antico virus trovato all'interno di una formica regina e il virus Progenitor. L'esperimento trasformò Alexander nella folle creatura nota come Nosferatu.
Alexia in criostasi
Tenendo traccia dei progressi sul padre, Alexia scoprì i difetti del suo virus e decise di iniettarselo per diventare un essere superiore. Utilizzando i dati ricavati dall'esperimento sul padre, la ragazza scoprì che avrebbe potuto sfruttare pienamente il potere del virus t-Veronica preservando il suo corpo criogenicamente, mentre esso avrebbe maturato al suo interno in un periodo di quindici anni. Nel dicembre del 1983, chiese ad Alfred di avviare il processo di crioconservazione e sorvegliare la stanza.
Risveglio
Alexia al suo risveglio
Quindici anni dopo, Alexia si risvegliò nel corpo di una ventisettenne e la sua prima visione fu la morte del fratello. Decisa a vendicarlo, sfruttò i suoi nuovi poteri per controllare i giganteschi tentacoli nascosti sotto il Centro di Ricerca Antartico per distruggere il veicolo di fuga di Claire Redfield e Steve Burnside. Dopodiché, li catturò per sottoporli ai suoi esperimenti.
La metamorfosi di Alexia
In seguito, raggiunse la replica della Villa Arklay per scontrarsi con Albert Wesker. Qui, utilizzò il virus Veronica per evolversi nella prima forma di ciò che aveva immaginato come la creatura perfetta, perdendo la sua pelle umana e i capelli e assumendo l'aspetto di un essere umanoide dalla pelle grigia e ricoperta di vene scure, arterie ed escrescenze chitinose che formavano una sorta di armatura rudimentale. Nonostante la sua abilità di controllare il suo sangue dalle proprietà infiammabili e lanciarlo come arma, fu rapidamente sconfitta da Chris Redfield.
Morte
Indebolita dalla sua prima sconfitta, Alexia attaccò nuovamente Chris e Claire fondendosi con uno dei bozzoli mutanti del virus Veronica e assumendo una nuova, potentissima forma, in grado di attaccare producendo larve imperfette, lanciando fuoco e sfruttando i suoi tentacoli e i suoi arti da insetto. In ogni caso, fu ancora una volta sconfitta grazie allo sperimentale Fucile a Ioni, creato da Alexander Ashford nel caso sua figlia fosse diventata inarrestabile. Nonostante tutto, Alexia continuò a mutare, assumendo la forma di una gigantesca creatura simile ad una libellula capace di sputare fiamme. Chris riuscì a distruggerla con i raggi di plasma incandescente del Fucile a Ioni, ponendo fine ai suoi folli sogni di dominazione del mondo.
In Resident Evil: The Darkside Chronicles
In Resident Evil: The Darkside Chronicles, alcuni aspetti della trama di Code: Veronica sono differenti. In questo gioco, è Alexia ad uccidere Alfred con i suoi tentacoli, semplicemente perché non è stato in grado di svegliarla in tempo. Inoltre, Wesker e Alexia non si incontrano affatto in questa versione. Chris e Claire la incontrano nella Stanza del Generatore dove, dopo aver utilizzato i tentacoli per distruggere il telecomando per l'attivazione della bomba a tempo, si evolve nella sua prima forma mentre ride maniacamente.
Curiosità
- Durante le prime fasi di sviluppo del gioco, Alexia era chiamata Hilda Krueger.
- La forma finale di Alexia e la sua successiva distruzione ricalca la tortura che, con il fratello, aveva inflitto ad una libellula, mostrata in un filmato all'interno della stanza dei trofei di Alfred. Alexia chiama gli esseri umani "formiche" nelle sue note e la sua trasformazione finale ha l'aspetto di una libellula. Metaforicamente Alexia, una libellula, viene sconfitta da Chris, una formica.
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